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Markus Stocker

Between information technology and environmental science with a flair for economics, the clarinet, and the world of soups and salads.

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La capitale di questa nazione si presenta immacolata, ordinata, raggiante e contrastante. I suoi Monuments e Memorials ricordano gloria quanto miseria umana.

Abraham Lincoln, il grande presidente, primo ad alzare la voce contro la schiavitù, celebrato a Washington DC con un Memorial dalle colonne maestose. All’interno la statua gigante, lui seduto tiene nella mano sinistra la lettera “A” e nella destra la lettera “L” dell’alfabeto sordo-muto. George Washington, il primo presidente, reso immortale per mezzo di un obelisco che per oltre 490 piedi terminando a punta si eregge verso la volta celeste. Monumenti famosi, monumenti maestosi, monumenti di signori che hanno avviato, segnato e modellato la storia americana, persone tutt’ora rispettate ed ammirate, visionari dai concetti di libertà e uguaglianza.

Lincoln e Washington stanno uno di fronte all’altro, distanti ma allineati. La gloria, l’orgoglio, il patriotismo americano ai poli. In mezzo e ai lati la miseria umana. Pochi passi separano l’uomo visionario dall’uomo schiacciato, la gloria dalla miseria, la libertà dalla guerra.

La chiamano ’The Wall’, il Memorial della guerra in Vietnam. Gravati nel marmo, una lista interminabile di nomi, la lista dei soldati americani che lasciarono la loro vita nelle remote caldo-umide sconosciute e temute terre del Vietnam. A pochi passi, alcune statue di soldati ricordano con una precisione agghiacciante la guerra in Korea. La truppa marciante in formazione d’agguato sembra esser stata congelata dall’acciaio di proiettili e cannoni, bloccata in azione, la paura ingravata negli occhi di ognuno.

Più astratto il World War II Memorial che resta allineato con Lincoln e Washington. È sufficiente il contrasto tra l’errore umano in primo piano e la gloria in secondo per provare un gelido brivido d’impotenza e naufragio tra due estremi della realtà umana.

Resta la domanda sul perchè. Questo Nowhere District della nazione che punta l’arma da fuoco per creare nuove nazioni, eregge Memorials per ricordare, per onorare o forse per zittire la voce della coscienza.